Come stare soli. Lo scrittore, il lettore e la cultura di massa

Essay by Jonathan Franzen

Blurb

Come stare soli è una raccolta di saggi di Jonathan Franzen, comparsi su riviste tra il 1994 e il 2001 e raccolti in volume nel 2002.
Gli articoli tracciano il percorso di un intellettuale contemporaneo, da apocalittico a integrato. In mezzo al guado, la palude della depressione, motivo esistenziale sul quale l’autore ritorna esplicitamente in più occasioni. All’inizio degli anni novanta Franzen sperimenta sulla sua pelle la crisi del progetto artistico su cui ha impostato la sua carriera sin dall’inizio. I suoi primi due romanzi, pur riscotendo un discreto successo di critica e di pubblico, non suscitano nessuna reazione a parte “un’altra pagella di buoni voti da parte dei critici […] una discreta quantità di denaro; e il silenzio dell’irrilevanza”. Le statistiche sul calo dei lettori di narrativa, il trionfo della cultura dell’immagine, l’avvento dei profeti “cybervisionari” con le loro previsioni su un futuro interamente digitale: tutto sembra congiurare contro l’antica professione del romanziere. Più in profondità, l’opulenta società americana degli anni anni novanta sembra non aspettarsi più nulla dalla narrativa e dall’arte.

First Published

2002

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