Le porte della percezione

non-fiction, Essay by Aldous Huxley

Blurb

Le porte della percezione è un saggio breve di Aldous Huxley del 1954, di particolare interesse e originalità in quanto tratta esperienze vissute tramite l'utilizzo della mescalina, principio attivo del cacto Lophophora williamsii. Il testo è il frutto della collaborazione con lo psicologo Humphrey Osmond. L'opera è seguita nel 1956 dal saggio breve Paradiso e Inferno, che la continua. I due saggi sono pubblicati insieme nell'edizione italiana Mondadori.
Il testo è suddiviso in due parti: il racconto delle esperienze e l'analisi di esse. Dopo l'assunzione della sostanza psichedelica, l'autore nota una vivificazione dei colori che risultano oltremodo sgargianti, e un'inibizione ad agire. Il testo dell'opera, misto a continue citazioni e paragoni, tende a dimostrare che la funzione del cervello è di valvola riduttrice delle esperienze che l'organo ritiene inutili alla sopravvivenza dell'individuo. La mescalina, inibendo l'assimilazione di glucosio da parte del cervello, ne ridurrebbe la facoltà di filtro. L'attenzione viene distolta per effetto della sostanza psichedelica dai costrutti culturali consueti della quotidianità e rediretta verso diverse forme di interesse.

First Published

1954

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guiiriot

Guiiriot

Muito mais que um livro, uma descida até os confins da percepção humana, genial esse trabalho de Huxley.

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M4rc3l0

M4rc3l0

A scientific description of drug's effect.

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