Lo stato canaglia. Come la cattiva politica continua a soffocare l'Italia

by Piero Ostellino

Blurb

Viviamo, si dice, in un Paese libero. Nulla di più falso: oggi in Italia tutto è vietato tranne ciò che è esplicitamente consentito. Da Nord a Sud, i cittadini si trovano ostaggio di uno Stato potentissimo, a cui un’infi nità di regolamenti e decreti, imposte e balzelli permette di infi ltrarsi in ogni recesso della vita quotidiana: dalle leggi sulla procreazione a quelle sulla prostituzione, dai meandri della giustizia all’autovelox. Un’Entità che governa, senza averne delega, la nostra esistenza ma che è nel contempo abbastanza debole da trovarsi nelle mani di una oligarchia incolta e becera, seppure voracissima. Intanto, nell’economia gravata dalla crisi, dilagano le distorsioni del mercato, dal canone televisivo alla vicenda Alitalia, passando per “liberalizzazioni” che sono solo una cortina di fumo di dirigismo e demagogia. A fare le spese di provvedimenti di salvataggio che a stento nascondono le eterne logiche di interesse, al solito, è il cittadino tassato e vessato, inibito nelle sue libere iniziative. E costretto a guardarsi continuamente le spalle, perché inseguito da un potere occhiuto quanto incapace di gestire le risorse e di produrre efficienza e innovazione.
In questa spietata analisi del declino culturale, politico ed economico italiano, Piero Ostellino presenta una preoccupante carrellata di nomi, fatti e dati. Denuncia la latitanza del pensiero liberale, asfissiato da collettivismo e corporativismo. Torneranno mai in Italia le idee, e le prassi, dell’autonomia, della responsabilità individuale, della certezza della pena? La risposta non è consolante, anzi è un durissimo j’accuse rivolto alla pessima politica cui permettiamo di governarci.
Ma prendere atto del disastro in corso è un’occasione per riflettere e provare a salvare quel che resta della nostra democrazia.
PIERO OSTELLINO si è laureato in Scienze politiche all’Università di Torino con Alessandro Passerin d’Entrèves e Norberto Bobbio.
Giornalista, è stato corrispondente da Pechino e da Mosca e direttore del “Corriere della Sera”, giornale del quale oggi è uno dei più apprezzati opinionisti. Il suo libro più recente uscito per Rizzoli è Il dubbio (2003).

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